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NOTIZIARIO TECNICO NOVEMBRE 2014

Progettare la segnalazione visiva nei sistemi di rivelazione: alcuni utili spunti

La norma UNI 9795:2013 non stabilisce se un sistema di segnalazione di allarme debba essere composto da avvisatori acustici, acustico-luminosi o dai più recenti sistemi di allarme vocale a scopo di emergenza.

Ciò rientra nella specifica competenza del progettista, a cui la norma pone una serie di vincoli inequivocabili.

Anzitutto la certificazione di prodotto: EN 54-3 per i componenti acustici, EN 54-23 per i luminosi, EN 54-4 per le rispettive alimentazioni, EN 54-2 (uscita “C” o comunque monitorabile) per le centrali, EN 54-16 e 24 per i sistemi vocali.

La norma introduce poi l’obbligatorietà dei segnalatori luminosi (in aggiunta agli acustici) qualora il livello di rumore ecceda 95 dB(A), nell’ipotesi di utilizzo di dispositivi di protezione acustica individuale da parte dei lavoratori o in presenza di persone con disabilità uditive (vi è anche il caso delle audioguide).

Ciò pone al progettista l’interrogativo sui criteri da adottare per progettare sistemi con avvisatori luminosi.

La EN 54-23 e il CoP 0001

E’ prassi consolidata il posizionamento degli avvisatori acustici e luminosi in corrispondenza delle vie di esodo. Questa scelta richiede un ripensamento, per due motivazioni:

  1. le cosiddette “targhe ottico-acustiche” hanno ceduto il passo a dispositivi certificati EN 54-3/23, che le hanno soppiantate;
  2. gli avvisatori luminosi certificati sono accompagnati dal relativo volume di copertura, che è il parametro di riferimento per il posizionamento degli avvisatori.

In merito a quest’ultimo, vi sono tre tipologie di avvisatori:

– installati a soffitto, il cui parametro è definito da C-x-y (“x” massima altezza, “y” diametro del volume cilindrico);

– installati a parete, descritti da W-x-y (“x” massima altezza, “y” altre due dimensioni del volume coperto);

-“open class”, le cui prestazioni sono specificate dal costruttore (e certificate).

In attesa di un’imminente linea guida italiana, il CoP 0001di LPCB rappresenta un’interessante linea guida (gratuita).


Note integrative (importanti!)

lminoso

•  Le prestazioni degli avvisatori luminosi sono influenzate da un serie di fattori esterni: la luminosità ambientale, la visione diretta/indiretta da parte degli operatori, l’estensione dell’area da proteggere.

•  Ambienti con significativa illuminazione (anche naturale) introducono fattori moltiplicativi che riducono notevolmente il volume protetto dagli avvisatori.

•  La vista diretta degli avvisatori da parte degli occupanti permette di aumentare il volume coperto dai segnalatori rispetto all’ipotesi di vista indiretta.

•  In applicazioni con dimensioni elevate o alta luminosità, può risultare opportuno applicare calcoli fotometrici specifici.

Per ulteriori riferimenti, si veda il CoP 0001Issue 1.0 (LPCB).