pic_pax1_rcDispositivi ottici di allarme EN54-23

Negli ultimi anni, l’installazione dei dispositivi ottici di allarme (VAD) ha maturato una considerevole crescita.
Questo anche grazie alla comprovata efficacia ed affidabilità dei VAD in caso di incendio, sia come unità autonoma, sia integrata con un allarme acustico.
Il Comitato Europeo CEN ha rilasciato un nuovo standard, l’EN54-23, che interessa direttamente l’uso di dispositivi ottici di allarme nei sistemi di rivelazione incendio in ambienti non residenziali.

Lo scopo della norma EN54-23 è quello di uniformare i requisiti, i metodi di prova e i criteri di prestazione dei VAD:
– Illuminazione richiesta di 0,4 lux su una superficie perpendicolare alla direzione della luce emessa dal VAD
– il volume di copertura deve essere indicato sul prodotto o sulladocumentazione di supporto
– la frequenza di lampeggio del flash deve essere tra lo 0,5Hz e i 2Hz

In tutti i prodotti conformi alla nuova dei Dispositivi ottici di allarme EN54-23 troverete un codice del volume di copertura che identifica tre dei requisiti fondamentali. Se il prodotto non specifica questo codice, probabilmente non è conforme alla EN54-23.

I VAD sono ora classificati in tre categorie in base al loro tipologia di installazione:
– Soffitto (tipo C Ceiling),
– Parete (tipo W Wall)
– Open Class.

Per i dispositivi da Parete (W) e Soffitto (C), il produttore definisce un’altezza massima d’installazione e un volume di copertura, a forma di parallelepipedo per i dispositivi a parete e a forma cilindrica per quelli da soffitto. I dispositivi open-class, invece, permettono al produttore di specificare l’aria di copertura con una forma desiderata. In ogni caso, l’illuminazione minima necessaria di 0.4 lux su tutte le superfici deve essere garantita. La norma è applicata a tutti i dispositivi di segnalazione ottica di allarme (VAD). In pratica i prodotti coinvolti saranno: lampeggiatori, targhe ottiche (pannelli di segnalazione), sirene interne ed esterne con lampeggiatore. La direttiva si applica solamente ai prodotti destinati a segnalare un allarme incendio.

Dispositivi ottici di allarme EN54-23

Negli ultimi anni, l’installazione dei dispositivi ottici di allarme (VAD) ha maturato una considerevole crescita.
Questo anche grazie alla comprovata efficacia ed affidabilità dei VAD in caso di incendio, sia come unità autonoma, sia integrata con un allarme acustico.
Il Comitato Europeo CEN ha rilasciato un nuovo standard, l’EN54-23, che interessa direttamente l’uso di dispositivi ottici di allarme nei sistemi di rivelazione incendio in ambienti non residenziali.
Lo scopo della norma EN54-23 è quello di uniformare i requisiti, i metodi di prova e i criteri di prestazione dei VAD:
– Illuminazione richiesta di 0,4 lux su una superficie perpendicolare alla direzione della luce emessa dal VAD
– il volume di copertura deve essere indicato sul prodotto o sulladocumentazione di supporto
– la frequenza di lampeggio del flash deve essere tra lo 0,5Hz e i 2Hz
In tutti i prodotti conformi alla nuova dei Dispositivi ottici di allarme EN54-23 troverete un codice del volume di copertura
che identifica tre dei requisiti fondamentali. Se il prodotto non specifica questo codice, probabilmente non è
conforme alla EN54-23.
I VAD sono ora classificati in tre categorie in base al loro tipologia di installazione:
– Soffitto (tipo C Ceiling),
– Parete (tipo W Wall)
– Open Class.
Per i dispositivi da Parete (W) e Soffitto (C), il produttore definisce un’altezza massima d’installazione e un volume di copertura, a forma di parallelepipedo per i dispositivi a parete e a forma cilindrica per quelli da soffitto.
I dispositivi open-class, invece, permettono al produttore di specificare l’aria di copertura con una forma desiderata.
In ogni caso, l’illuminazione minima necessaria di 0.4 lux su tutte le superfici deve essere garantita.
La norma è applicata a tutti i dispositivi di segnalazione ottica di allarme (VAD).
In pratica i prodotti coinvolti saranno: lampeggiatori, targhe ottiche (pannelli di segnalazione), sirene interne ed esterne con lampeggiatore.
La direttiva si applica solamente ai prodotti destinati a segnalare un allarme incendio

Dispositivi ottici di allarme EN54-23

Negli ultimi anni, l’installazione dei dispositivi ottici di allarme (VAD) ha maturato una considerevole crescita.
Questo anche grazie alla comprovata efficacia ed affidabilità dei VAD in caso di incendio, sia come unità autonoma, sia integrata con un allarme acustico.
Il Comitato Europeo CEN ha rilasciato un nuovo standard, l’EN54-23, che interessa direttamente l’uso di dispositivi ottici di allarme nei sistemi di rivelazione incendio in ambienti non residenziali.
Lo scopo della norma EN54-23 è quello di uniformare i requisiti, i metodi di prova e i criteri di prestazione dei VAD:
– Illuminazione richiesta di 0,4 lux su una superficie perpendicolare alla direzione della luce emessa dal VAD
– il volume di copertura deve essere indicato sul prodotto o sulladocumentazione di supporto
– la frequenza di lampeggio del flash deve essere tra lo 0,5Hz e i 2Hz
In tutti i prodotti conformi alla nuova dei Dispositivi ottici di allarme EN54-23 troverete un codice del volume di copertura
che identifica tre dei requisiti fondamentali. Se il prodotto non specifica questo codice, probabilmente non è
conforme alla EN54-23.
I VAD sono ora classificati in tre categorie in base al loro tipologia di installazione:
– Soffitto (tipo C Ceiling),
– Parete (tipo W Wall)
– Open Class.
Per i dispositivi da Parete (W) e Soffitto (C), il produttore definisce un’altezza massima d’installazione e un volume di copertura, a forma di parallelepipedo per i dispositivi a parete e a forma cilindrica per quelli da soffitto.
I dispositivi open-class, invece, permettono al produttore di specificare l’aria di copertura con una forma desiderata.
In ogni caso, l’illuminazione minima necessaria di 0.4 lux su tutte le superfici deve essere garantita.
La norma è applicata a tutti i dispositivi di segnalazione ottica di allarme (VAD).
In pratica i prodotti coinvolti saranno: lampeggiatori, targhe ottiche (pannelli di segnalazione), sirene interne ed esterne con lampeggiatore.
La direttiva si applica solamente ai prodotti destinati a segnalare un allarme incendio

Dispositivi ottici di allarme EN54-23

Negli ultimi anni, l’installazione dei dispositivi ottici di allarme (VAD) ha maturato una considerevole crescita.
Questo anche grazie alla comprovata efficacia ed affidabilità dei VAD in caso di incendio, sia come unità autonoma, sia integrata con un allarme acustico.
Il Comitato Europeo CEN ha rilasciato un nuovo standard, l’EN54-23, che interessa direttamente l’uso di dispositivi ottici di allarme nei sistemi di rivelazione incendio in ambienti non residenziali.
Lo scopo della norma EN54-23 è quello di uniformare i requisiti, i metodi di prova e i criteri di prestazione dei VAD:
– Illuminazione richiesta di 0,4 lux su una superficie perpendicolare alla direzione della luce emessa dal VAD
– il volume di copertura deve essere indicato sul prodotto o sulladocumentazione di supporto
– la frequenza di lampeggio del flash deve essere tra lo 0,5Hz e i 2Hz
In tutti i prodotti conformi alla nuova dei Dispositivi ottici di allarme EN54-23 troverete un codice del volume di copertura
che identifica tre dei requisiti fondamentali. Se il prodotto non specifica questo codice, probabilmente non è
conforme alla EN54-23.
I VAD sono ora classificati in tre categorie in base al loro tipologia di installazione:
– Soffitto (tipo C Ceiling),
– Parete (tipo W Wall)
– Open Class.
Per i dispositivi da Parete (W) e Soffitto (C), il produttore definisce un’altezza massima d’installazione e un volume di copertura, a forma di parallelepipedo per i dispositivi a parete e a forma cilindrica per quelli da soffitto.
I dispositivi open-class, invece, permettono al produttore di specificare l’aria di copertura con una forma desiderata.
In ogni caso, l’illuminazione minima necessaria di 0.4 lux su tutte le superfici deve essere garantita.
La norma è applicata a tutti i dispositivi di segnalazione ottica di allarme (VAD).
In pratica i prodotti coinvolti saranno: lampeggiatori, targhe ottiche (pannelli di segnalazione), sirene interne ed esterne con lampeggiatore.

La direttiva si applica solamente ai prodotti destinati a segnalare un allarm